Il progetto pedagogico della Scuola nel bosco di Pianoro è stato sviluppato dal coordinatore pedagogico di Educare nel Bosco della coop. CanaleScuola, insieme agli accompagnatori delle venti realtà della rete, presente in tutta Italia.
Attivare la motricità attraverso naturali, varie e piacevoli possibilità di movimento
Il bosco offre una varietà di stimoli naturali di movimento attraverso i quali i bambini imparano a prendere consapevolezza del loro corpo e della loro forza. Grazie al costante movimento compiuto dai bambini nelle scuole nel bosco, vengono rafforzati sia l’apparato locomotorio che quello immunitario.
Attivare la percezione sensoriale attraverso esperienze “primordiali”
Prima di ogni spiegazione, i bambini hanno bisogno di sperimentare una certa cosa per poter poi apprendere l’esposizione verbale e interiorizzarla (Miklitz, 2001). Nella nostra società avviene però spesso il contrario: “Impariamo sempre di più a conoscere il mondo e sempre meno a sperimentarlo, impariamo a dare un nome alle cose e sempre meno a toccarle, impariamo a leggere storie e avventure e sempre meno a viverle” (Bertolasi/Sanguigno/Meyer, 2009)
Incoraggiare l’apprendimento totale, ossia apprendere con i sensi, con il corpo e coinvolgendo tutti i livelli di percezione.
Zimmer afferma che i bambini imparano attraverso i sensi, il corpo, la mente e le emozioni. Il gioco libero nelle scuole nel bosco è uno degli elementi più importanti: il bambino decide cosa, con chi e dove attenendosi a regole chiare e valide per tutti.
Conoscere e apprendere i limiti della propria corporeità.
“lo sperimentare esperienze limite sul campo fisico crea una solida base per riuscire a trattare con oneri psichici e situazioni stressanti”
Sensibilizzare i bambini ai legami ecologici e alle connessioni reciproche
Rispetto all’empatia, anche se molti studiosi ritengono che questa si sviluppi in modo naturale nei bambini, è da considerare che l’ambiente circostante ha un’ influenza proficua. Nelle scuole nel bosco i bambini hanno più possibilità di entrare in contatto con questo sentimento soprattutto attraverso piante e animali. Un bambino che osserva per esempio il volo di una coccinella dalla propria mano impara ad avere rispetto dell’animaletto, ad aspettare i suoi tempi, a concepire la sua fragilità e i suoi sentimenti (Miklitz 2001, Straaß 2001).
Attuare l’educazione ambientale
Rispetto, consapevolezza e relazione responsabile con l’ambiente, gli animali e le piante; sperimentazione della natura; legame emozionale con l’ambiente; Stando tutto il giorno all’aperto, l’esperienza si sviluppa spontaneamente, attraverso tutti i sensi e i bambini apprendono il loro essere avvolti in un sistema globale nel quale tutti gli esseri viventi e non viventi s’influenzano reciprocamente (Del Rosso, 2010).
Solo Madre Natura ha in sé tutto quello di cui ha bisogno il cucciolo d’uomo per svilupparsi in modo salutare a tutti i livelli (fisico, emozionale, mentale, sociale e spirituale), nel rispetto dei tempi di ogni singolo individuo.
“Educare nel bosco” si sviluppa in venti diverse zone d’Italia, e a Bologna, in due campi base separati. Ogni gruppo è formato da massimo 17 bambini, accompagnati da minimo 2 o 3 adulti, appositamente formati in educazione in natura.
L’idea, molto semplice, nasce nei paesi scandinavi e consiste nel creare un ente educativo della prima infanzia che ha come principale peculiarità lo svolgimento delle attività nel contesto naturale. La prima scuola nel bosco nacque in Danimarca negli anni ’50 grazie a una mamma che trasformò la sua esperienza di gioco nel bosco con i propri figli e quelli dei vicini, in una vera e propria scuola pedagogica, poi ripresa in altri paesi europei. Nei waldkindergartens i bambini trascorrono tutta la giornata all’aperto qualunque siano la stagione e le condizioni atmosferiche.
Tutto quello che devi sapere per poter partecipare e iscrivere tu* figli*.